Trovato l’accordo tra Calenda e Renzi: il gruppo resta a Italia Viva, che in seguito cambierà il nome al partito.
Come accade nei divorzi tra marito e moglie, anche quello tra Carlo Calenda e Matteo Renzi è finito con un compromesso economico. A chi va la casa e a chi i soldi? Non proprio in questo modo, ma anche la coppia politica ha trovato un accordo che stabilisce a chi andrà cosa.
L’accordo sul divorzio tra Renzi e Calenda
Dopo il tentativo vano di Ignazio La Russa di risanare il rapporto ormai scucito, l’accordo sul divorzio tra Italia Viva e Azione è stato trovato al Senato. In giunta del regolamento, è stato deciso che a Matteo Renzi resterà un gruppo autonomo, che in seguito si chiamerà “Italia Viva-Il Centro-Renew Europe“.
Il partito di Carlo Calenda, con i 4 senatori che ne fanno parte, finirà invece nel Gruppo Misto. Azione formerà comunque una componente autonoma, senza subire la decurtazione dei fondi prevista per chi cambia gruppo a legislatura in corso.
Italia Viva: “Sono loro che se ne vanno”
“È stata trovata un’intesa tra i gruppi, che noi abbiamo sollecitato, all’unanimità, invitando il gruppo minoritario del gruppo presieduto da Borghi ad apprezzare le circostanze ed emigrare nel gruppo misto. Tutte le condizioni che di solito accompagnano questi passaggi saranno esaminate nella riunione del Consiglio di presidenza“, ha dichiarato il Presidente del Senato, spiegando che la conferma dell’accordo avverrà giovedì.
“Habemus Papam“, esordisce Carlo Calenda, dicendosi “contento perché noi avevamo dato l’ok già alla prima proposta di La Russa, e poi a questa seconda: prima si può chiudere questa storia e meglio è“.
Il partito di Matteo Renzi invece sottolinea che la Giunta ha riconosciuto che la votazione fatta per cambiare nome era legittima, e che “sono loro che se ne vanno”. “Anche in questo caso il tempo è galantuomo. Il gruppo si chiama Italia viva Il Centro Renew. Buon lavoro ai colleghi del Misto”, dichiara Italia Viva.